PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano, cosa prevede

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano, cosa prevede

PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano, cosa prevede

La transizione verde, la trasformazione digitale e la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Ma anche la coesione sociale e territoriale, la salute e la resilienza economica, sociale ed istituzionale, e le politiche per le nuove generazioni, per l’infanzia e per i giovani. Sono queste le 6 grandi linee di intervento del Next Generation EU, ovverosia i 6 pilastri che fungeranno da riferimento pure per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano che è stato trasmesso alla Commissione europea. Leggi tante altre notizie su ecodimilano.com

Il piano di riforme del Governo italiano facendo leva sul PNRR

Per quel che riguarda le riforme che il Governo italiano intende attuare, facendo leva proprio sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, queste sono state suddivise in tre parti. E precisamente la riforma della giustizia e della Pubblica Amministrazione che sono identificate come riforme orizzontali. Mentre la semplificazione e la concorrenza rientrano tra le cosiddette riforme abilitanti.

La terza parte del piano di riforme include invece, tra l’altro, la riforma fiscale, il contrasto alla denatalità, il sostegno al reddito dei lavoratori ed anche l’approvazione, per quel che riguarda l’edilizia, di una legge sul consumo di suolo che valorizzi il riuso e la rigenerazione urbana e che, nello stesso tempo, vada a valorizzare pure le attività nel settore agricolo.

Ecco le 6 missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano è diviso in 6 missioni che rifanno, come sopra accennato, ai 6 pilastri del Next Generation EU. Nel dettaglio, la prima missione è quella relativa a digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Seconda missione che è basata sulla rivoluzione verde e sulla transizione ecologica. Terza missione che è incentrata sulle infrastrutture per una mobilità sostenibile. Quarta missione che è invece focalizzata su istruzione e ricerca.

Quinta missione per l’inclusione e la coesione, e la sesta ed ultima missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano che è focalizzata interamente sulla salute. Ed in particolare sulle reti di prossimità, sulle strutture e sulla telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, ed anche sull’innovazione, sulla ricerca e sulla digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Come sarà effettuato il monitoraggio del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Per il monitoraggio dello stato di attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Governo italiano nel documento che è stato trasmesso alla Commissione europea ha scritto, tra l’altro, che questa attività sarà coadiuvata da un apposito sistema informatico sviluppato dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

In particolare, attraverso il sistema di monitoraggio sarà possibile rilevare tutti i dati sullo stato di attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non solo a livello finanziario, ma anche a livello fisico e procedurale. Il sistema di monitoraggio sarà unitario in quanto includerà pure i dati relativi allo stato di attuazione degli interventi programmati non solo con il Fondo complementare al PNRR, ma anche con i fondi strutturali e di investimento europei 2021/2027 e con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione nazionale.

Inoltre, le verifiche sullo stato di avanzamento del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e sui progressi che saranno compiuti, saranno a cura di una apposita Cabina di Regia che sarà istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un apposito provvedimento normativo, per la Cabina di Regia, fisserà non solo la sua struttura e la sua composizione, ma anche quelle che saranno le modalità di funzionamento e di raccordo. Così come Governo italiano si impegnerà, sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a fornire al Parlamento italiano dei resoconti periodici.

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