La normativa dei pozzi neri

La normativa dei pozzi neri

Le abitazioni che sono localizzate in aree periferiche generalmente non sono allacciate ad una rete fognaria e dunque necessitano di essere dotate di un pozzo nero.
La procedura per poter realizzare questa particolare fognatura di tipo statico prevede una serie di fasi da seguire rigorosamente. Esiste infatti una normativa che regola la realizzazione dei pozzi neri, a partire dalla richiesta che dev’essere presentata al comune di residenza fino ad arrivare al rinnovo della licenza d’autorizzazione.

Cos’è un pozzo nero

Il pozzo nero è un contenitore destinato ad essere installato sottoterra e nel quale vengono temporaneamente raccolti i rifiuti e le acque nere che derivano dagli scarichi delle abitazioni localizzate al di fuori dei centri abitati. I rifiuti e le acque devono successivamente essere smaltiti attraverso un’operazione di svuotamento.
I pozzi neri non sono dotati di alcun tipo di depuratore e per questo motivo sono regolamentati da norme simili a quelle che regolano la rete fognaria. Anche nel caso di questi particolari pozzi, infatti, è necessario preservare le condizioni igienico-sanitarie ottimali sia per la tutela dell’ambiente che per la tutela della salute umana.

Quando è necessario realizzare un pozzo nero

La realizzazione del pozzo nero risulta necessaria nei casi di abitazioni che non possono ottenere il classico allaccio alla rete fognaria. In questo caso si può procedere alla realizzazione del pozzo nero, il quale dovrà essere conforme ad una serie di norme che garantiscono la creazione di una struttura efficiente. Soltanto in questo modo il pozzo potrà essere utilizzato quotidianamente senza l’insorgenza di sgradevoli complicanze.

Richiesta autorizzazione e relativi controlli

La presentazione della documentazione tecnica al comune in cui si trova l’abitazione del richiedente rappresenta il primo passo per poter realizzare la fossa settica. Successivamente è necessario che vengano effettuati dei controlli da parte di figure altamente professionali.
Il primo controllo ad essere effettuato è quello che riguarda l’idoneità del terreno dove si desidera realizzare il pozzo nero. Si procede alla fase di versamento dei liquidi nel terreno e al controllo degli scarichi in modo da valutare anche il tipo di sostanza che verrà scaricata. Chiaramente il risultato finale deve risultare idoneo per poter procedere alla realizzazione della struttura.
I controlli successivi riguardano i materiali con cui verrà realizzato il pozzo nero. Generalmente questi tipi di pozzi vengono costruiti in cemento con alcuni inserti in vetro resina ed altri di tipo speciale. Questi ultimi hanno la funzione di bloccare le schiume.

Operazione di spurgo

La normativa dei pozzi neri non prevede soltanto l’effettuazione dei suddetti controlli ma sono previste obbligatoriamente anche le operazioni di manutenzione. Queste sono infatti indispensabili dal momento che la mancata o la trascurata manutenzione dei pozzi neri può dare origine ad alcune gravi conseguenze.
Ne sono un esempio gli intasamenti, molto comuni nei pozzi e causati dalla sporcizia che si accumula al loro interno; in questi casi sarà anche necessario sostenere delle spese notevoli per poter liberare il pozzo nero.
Le operazioni di manutenzione devono interessare non soltanto il pozzo ma anche tutte le diverse inserzioni di scarico degli elettrodomestici, i quali sono dotati di filtri che necessitano di essere puliti periodicamente.
Per evitare che il pozzo nero si riempia troppo frequentemente, sarà necessario avviare la fase di spurgo con cadenza periodica. In queste occasioni bisognerà richiedere l’intervento di una ditta specializzata nella raccolta delle acque di scarico, la quale si occuperà anche del modo in cui i residui dovranno essere rimossi. La ditta dovrà anche garantire con il suo intervento che il pozzo possa essere nuovamente utilizzato senza alcun rischio.
Con i dovuti controlli sarà possibile evitare situazioni spiacevoli, le quali in molti casi compromettono l’utilizzo del pozzo nero.

Il rinnovo

Infine si ricorda che la licenza d’autorizzazione del pozzo nero dev’essere rinnovata regolarmente, nello specifico ogni 4 anni. In questo modo l’abitazione dotata di questo sistema fognario potrà usufruire del suo relativo servizio senza alcuna preoccupazione legata al suo corretto funzionamento.
Si consiglia sempre di avviare le procedure di rinnovo della licenza con almeno 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza. Se infatti la licenza d’autorizzazione dovesse scadere, anche a causa di tempi burocratici eccessivamente prolungati, sarà necessario e obbligatorio ricominciare il percorso sopra descritto daccapo.

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