La Nazionale di calcio del Lussemburgo tra gioie (poche) e dolori (tanti)
Alla scoperta dei Leoni Rossi
0 partecipazioni a un Campionato del mondo, 0 partecipazioni a un Europeo, 0 partecipazioni a una Confederations Cup, 7° posto nella Lega C di Nations League e attuale 98° posto nel Ranking FIFA: ecco riassunta in breve la storia della Nazionale di calcio del Lussemburgo. I Leoni Rossi sono una squadra che come si suole dire non ha ancora trovato la quadra; fatta salva l’epoca gloriosa che va dal 1924 al 1948, durante la quale il Lussemburgo ai Giochi olimpici è sempre arrivato agli ottavi di finale, le gioie sportive sono sempre state poche mentre i dolori sportivi tanti. Dall’esordio internazionale nel 1911 contro la Francia, con cui ha perso per 4 a 1, ai due 9 a 0 subìti contro l’Inghilterra, nel 1960 prima e nel 1982 poi, i Leoni Rossi ne hanno di strada da fare per far dimenticare queste pesanti sconfitte. La vittoria per 6 a 0 sull’Afghanistan del 1948 ovviamente da sola non basta per scrollarsi di dosso l’etichetta di “cenerentola del calcio europeo”. Proprio così: il Lussemburgo dopo più di 100 anni di storia è ancora una cenerentola del calcio europeo, come dimostrano ultimi risultati ottenuti nel corso delle qualificazioni a Qatar 2022. Se la vittoria con l’Irlanda per 1 a 0 ha regalato una grandissima gioia al c.t. Luc Holtz e ai suoi ragazzi, è bastato CR7 a riportare i Leoni Rossi con i piedi per terra. Il Portogallo si è infatti imposto per 3 a 1 sul Lussemburgo grazie anche al solito Cristiano Ronaldo. Inutile illudersi: il piccolo stato del Lussemburgo non si qualificherà al prossimo Campionato del mondo ma l’augurio è che possa almeno ben impressionare contro le prossime avversarie del girone di qualificazione Azerbaigian e Serbia. Vincere non aiuta solo a vincere ma anche a progettare un futuro che si spera possa essere per il Lussemburgo il più roseo possibile.
Una rosa non all’altezza
La pochezza della Nazionale di calcio del Lussemburgo, che, va ricordato, tra le altre cose non ha mai preso parte a un Campionato del mondo e nemmeno a una Confederations Cup, è dovuta sicuramente alla pochezza in termini qualitativi dei calciatori che può schierare in campo. Nell’11 titolare, che ha avuto la peggio con il Portogallo di CR7, purtroppo non ci sono abili costruttori di gioco alla Verratti e nemmeno campioni potenziali come l’eccentrico Balotelli, un fenomeno a far parlare di sé fuori dal campo e un fenomeno con il pallone in campo, ma solo a intermittenza. A dire il vero di campioni, anche potenziali, non ce ne sono proprio, e l’allenatore Luc Holtz questo lo sa. Senza offesa per nessuno ma se si guarda la rosa attuale dei Leoni Rossi si scopre che, a parte il centrocampista Gerson Rodrigues che gioca per la Dynamo Kyïv, la maggior parte dei calciatori milita in club come l’F91 Dudelange, il Saarbrücken, il Fola Esch e l’OFI Creta. Non certo palcoscenici importanti in cui è possibile crescere e diventare dei fuoriclasse del pallone! Se l’unione in teoria dovrebbe fare la forza, considerando la mancanza di leader tecnico-carismatici, nel caso del Lussemburgo tutto questo non corrisponde ancora al vero perché Luc Holtz sta ancora lavorando alla costruzione di un gruppo coeso attraverso l’inserimento di giovani interessanti, come i 17enni Timothé Rupil e Florian Bohnert. E dal suo insediamento in panchina sono passati ormai 11 anni! Se da un lato non è semplice inventarsi dal nulla un gruppo che possa competere con le big d’Europa, dall’altro lato è difficile chiedere un miracolo a un c.t. che, oltre al Lussemburgo, nella sua carriera ha allenato per 9 anni il solo F.C. Etzella Ettelbruck. Luc Holtz, insomma, non avrebbe l’esperienza necessaria per incidere sui Leoni Rossi, mentre i Leoni Rossi, tecnicamente e qualitativamente parlando, oggi assomigliano più a che altro a “indifesi micioni rossi”.
Tutto dipende da Gerson Rodrigues!
Inutile negarlo: la Nazionale di calcio del Lussemburgo anno 2021 dipende quasi totalmente da Gerson Rodrigues, capocannoniere dei Leoni Rossi con 4 reti. Grazie al suo lavoro spesso oscuro a centrocampo, il giocatore più rappresentativo del Lussemburgo è l’unico in grado di spostare gli equilibri. Un po’ poco si dirà; certo ma meglio che niente! Nell’attesa che qualcosa cambi in futuro, puntare sul mediano della Dynamo Kyïv oggi va più che bene.
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