ruolo comunità europea

La comunità europea

L’Unione Europea è nata con l’intento di promuovere il benessere di tutti i suoi stati membri, realizzando una comunità che persegua i valori della pace, della libertà, dell’uguaglianza, della democrazia, dello stato di diritto, del rispetto della dignità e dei diritti umani. Per riuscire a realizzare questi obiettivi non si può tuttavia lasciare al libero arbitrio, ma è fondamentale firmare dei trattati e adottare dei provvedimenti che possano creare norme giuridiche che, in quanto tali, entrino nel diritto interno dei vari Stati membri e producano gli effetti desiderati.I principali provvedimenti dell’Unione Europea sono: regolamenti, decisioni, direttive, raccomandazioni e pareri. A tal proposito è inoltre importante sapere che alcuni provvedimenti Unione Europea sono vincolanti, mentre altri no. Alcuni vengono applicati in tutti i paesi membri, mentre in altri casi solo ad alcuni di essi.

 

Provvedimenti europei vincolanti

Regolamenti comunitari e decisioni dell’Unione Europea sono due provvedimenti vincolanti.
In particolare i regolamenti comunitari sono rivolti alla generalità degli individui e non sono altro che una raccolta di norme giuridiche che entrano direttamente in vigore negli ordinamenti interni dei vari stati membri. Una volta emanati dal Comitato dei Ministri o dal Parlamento dell’Unione Europa, infatti, i regolamenti comunitari non hanno bisogno di nessuna legge che li recepisca o di altro tipo di formalità. Proprio per questo motivo, in Italia, i regolamenti comunitari sono considerati sullo stesso piano, ovvero rango, delle leggi ordinarie e di tutti gli altri atti aventi valore di legge come ad esempio i decreti legge e i decreti legislativi. Un esempio di regolamento comunitario è quando l’Unione Europea ha deciso che risulta necessario avere delle garanzie comuni sui beni che vengono importati da stati extra UE.

Anche le decisioni comunitarie, così come i regolamenti hanno carattere vincolante e non hanno bisogno di essere recepiti con una norma interna, ma entrano direttamente in vigore nei vari Stati membri. A differenza dei regolamenti, però, le decisioni dell’Unione Europea non hanno contenuto generale, ma particolare, ovvero non sono rivolti alla generalità degli individui ma ad una categoria ben definita o comunque definibile. Un esempio è la decisione della Commissione relativa alla partecipazione dell’Unione Europea ad attività svolte da varie forme di organizzazioni che si impegnano nella lotta contro il terrorismo. In questo caso, quindi, la decisione si riferisce solamente a questo particolare tipo di organizzazioni.

 

Direttive comunitarie

Di carattere generale, le direttive comunitarie non sono altro che degli atti legislativi aventi lo scopo di fissare quali obiettivi raggiungere in un determinato settore, lasciando gli Stati membri liberi di decidere come raggiungerli. Un esempio è la direttiva sui diritti dei consumatori europei che di fatto ha rafforzato i diritti dei consumatori di tutti gli stati membri grazie all’eleminazione di costi nascosti durante il traffico su internet e la possibilità di estendere il periodo entro il quale è possibile recedere un contratto di acquisto.

Anche se dal punto di vista formale le direttive europee non hanno bisogno di un atto interno per recepirle, nella realtà dei fatti è così. Ogni stato membro, infatti, deve indicare ai propri cittadini come comportarsi per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea e per fare questo è necessario emanare delle disposizioni interne.

 

Provvedimenti Unione europea non vincolanti

Raccomandazioni e pareri, invece, sono provvedimenti dell’Unione Europea non vincolanti. In particolare le raccomandazioni non sono altro che un modo attraverso il quale le istituzione europee sono in grado di rendere pubblica la loro posizione in merito ad un particolare tema e suggerire eventuali soluzioni, senza tuttavia imporre degli obblighi. Un esempio di raccomandazione è quando la Commissione ha raccomandato alle autorità giudiziarie dei paesi membri di fare un maggior utilizzo delle videoconferenze in modo tale da aiutare i servizi giudiziari a lavorare in modo più rapido ed efficiente in un contesto che ormai supera sempre più spesso i confini nazionali.

Alla stregua delle raccomandazioni ci sono i pareri che a loro volta si presentano come degli strumenti utilizzati dalle istituzioni europee, come Commissione, Parlamento e Consiglio, per esprimere il proprio punto di vista in merito ad argomenti di carattere regionale, economico o sociale. Un esempio è il parere del Comitato delle regioni sull’insieme delle politiche da seguire per cercare di ripulire l’aria.

Sia raccomandazioni che pareri sono provvedimenti dell’Unione europea non vincolanti e per questo motivo non comportano conseguenze dal punto di vista giuridico.

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